Brutta come una cozza …ma chi l’ha mai detto ?? La cozza presenta una conchiglia nera dai riflessi violacei, che nasconde l’interno in madreperla.
Bella dunque ma sopratutto buonissima con la sua polpa delicata e cremosa. Appartenente alla famiglia delle Mytilidae, il mitilo mediterraneo è un mollusco bivalve che vive nel mar Mediterraneo e Atlantico. Da un punto di vista delle calorie contenute nella parte edibile della cozza, si ha una media di 58 calorie ogni 100 gr. Significativo l’apporto dietetico di ferro, ammontante a 5,8 mg ogni 100 gr.
I mesi migliori per mangiare le cozze sono quelli senza “r”, vale a dire nel periodo tra maggio e agosto, momento in cui questo mollusco risulta essere particolarmente saporito, mentre i mesi autunnali e invernali (con la “r”) coincidono con i periodi riproduttivi, durante i quali questi molluschi risultano meno saporiti. Al momento dell’acquisto si consiglia di controllare che il colore della cozza sia brillante e lucido e che le valve siano ben chiuse e non rotte. La cozza è una prelibatezza che può essere utilizzata in cucina per la preparazione di ottimi antipasti, primi e secondi piatti, oppure può essere consumata da sola, con una spruzzata di succo di limone.
Oggi esse sono oggetto di coltivazioni in vivai di allevamento distribuiti in tutto il Mediterraneo.
In Sardegna la mitilicoltura occupa una posizione di rilievo. Gli allevamenti più importanti si trovano nelle province di Oristano, Cagliari, Ogliastra ed Olbia-Tempio. La maggior parte degli allevamenti è situata nel Golfo di Olbia, in cui diverse imprese di mitilicoltori hanno dato vita ad un’Organizzazione di Produttori (OP). Prossimo passo è il marchio di origine Igp – Indicazione Geografica Protetta.